ANNO XIII

ANNO XIII

Oops, l’ho rifatto. Ovvero ho scritto un altro romanzo di fantascienza. Non si tratta di “Pietre” ma di un’idea che mi e’ venuta in mente cercando di “disegnare” un popolo da mettere nell’ universo di Pietre. Il guaio e’ che l’idea mi piaceva moltissimo, ma non ci entrava nemmeno a pugni. E poi, per un certo periodo ho avuto voglia di divertirmi scrivendo,  e di scrivere “geek porn”.
Questo libro è molto diverso dagli altri. Per due ragioni: libertà e divertimento. Libertà e divertimento sono stati i due principi che ho deciso di assecondare quando mi è venuta la voglia di pensare a un altro libro, o meglio: quando mi è venuta l’ispirazione a scrivere questo libro.
Lo so che ne sto scrivendo un altro, ma quando scrivi qualcosa e ti viene un’idea, per prima cosa ti chiedi come potresti inserirla dentro il libro che stai scrivendo. Ci provi, e ti rendi conto che non ci entra nemmeno a martellate. Così, alla fine ho deciso di staccare tutte queste idee e farci un romanzo a se’, un intermezzo divertente scritto nel bel mezzo di una saga molto meno “leggera”.

So benissimo quale domanda vi starete ponendo ora. È la prima domanda che chiunque, sano di mente, si pone di fronte a un libro.
È porno?
Sì, è “geek porn”. Il che significa una cosa:  non c’è tanto sesso, ma c’è molto “geek porn”. Quindi vi piacera’ molto se siete dei geek. Meno se non lo siete, non saprei.
È un libro che trovo divertente. Mi sono divertito molto a scriverlo, e a mantenerlo “leggero”. Secondo i miei standard, ovviamente. Il tono è volutamente geek, c’è tutto quel che piace ai geek. Apocalissi zombie, mutanti, guerrieri samurai, dinosauri, lesbiche guerriere, epidemie tremende, lesbiche non guerriere, terroristi, bombe atomiche, virus, e tutto quello che un geek può desiderare in un libro di fantascienza che lo diverta.
Ci ho messo anche un pochino di politica per sottolineare la differenza di vedute tra un uomo politico e i suoi tecnici. Ci ho messo un pochino di sociologia per pensare a un mondo in cui i rapporti tra i sessi sono DAVVERO diversi rispetto a oggi. Ci ho messo dentro un pochino di humour qui e là. Insomma, mi sono divertito molto a scriverlo.
Molti cercheranno una morale o un significato profondo. Ma, come ho detto, ho scritto un libro divertente: sono del tutto contrario all’idea che un libro per essere bello debba per forza essere un trattato su qualcosa di profondo. Non sono tra quei cafoni arricchiti che a un certo punto hanno preso la loro tessera al “partito colto”, sono entrati in libreria e hanno gridato “voglio farmi una cultura: mi dia il libro più noioso che ha”.
No, io credo che un libro abbia senso anche quando è divertente. Quando è divertente scriverlo e anche leggerlo. Così ho lasciato aperto il finale e ho tolto ogni “significato recondito”, ogni “messaggio profondo”.

 

Ne volete uno per forza?

Bene.
Allora: se incontrate una diciassettenne molto educata, tutta nera, con quattro braccia, vestita con una specie di uniforme nera, se si chiama Cassandra… non tentate di spaventarla. Non minacciatela.

 

 

Fate come dice lei.

 

 

Non che abbiate scelta, si intende.
Quindi, consideratevi avvisati: ANNO XIII non ha nulla a che vedere con CIBO ne’ con Altri Robot. 

Un minimo di sinossi:

Un’eruzione vulcanica riporta in superficie un virus molto antico. A quel punto succede un disastro ecologico e batteriologico , dal quale nascono  migliaia di specie mutanti.

Da quell’epidemia  nasce quindi una nazione fatta da mutanti, i quali costruiscono una loro societa’, hanno  le loro usanze e il loro modo di fare le cose. La storia inizia quando , finita la quarantena, la nuova nazione entra in contatto col resto del pianeta.

Lo stile e’ sempre molto veloce, quindi al solito i concetti incombenti sono ripetuti. Lo faccio sempre in modo da mantenere il testo veloce e , contemporaneamente ,evidenziare le idiosincrasie dei personaggi e i “grandi” concetti in gioco.   
 
L’editor e’ sempre la bravissima Tanjia Sartori.
Detto questo, la domanda e’ “perche’ solo Amazon Kindle”? 
Ho deciso di consolidare un pochino la distribuzione dei libri usando Amazon, che curera’ anche la versione cartacea (aargh) in modo da non dover gestire Lulu e tutto quanto.  Inoltre Amazon mi compila il modulo coi dati fiscali, cosa che Lulu non fa.
 
Ho quindi messo tutti e tre i libri sul Kindle Store, e appena capiro’ come funzioni di preciso il contratto li mettero’ anche su Google Play, in modo da coprire ogni dispositivo Android. Non ho piazzato DRM sul file, quindi non dovrebbe essere bloccatissimo. 

UPDATE: viste le richieste, lo sto mettendo anche su Google Play, per coprire tutti i device con Android.

 
Per il resto, che dire: spero vi piaccia.

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