Anno 22 Dopo Internet.

Deve esistere una vera e propria fame di ideologie sintetiche se appena io posto una cosa che ho scritto con una certa leggerezza e si suscita tutto questo interesse. Comunque, visto che si sono susseguite moltissimi tentativi di inquadrare questo pensiero, tantovale chiarirne le conseguenze. Ovvero, se una persona adotta un modo di pensare, semplicemente poi deve essere coerente ed accettarne le implicazioni.

La prima osservazione e’ di chi attribuisce al transumanesimo il mio modo di vedere. Ci sono alcune affinita’ , ma essenzialmente non credo che si possa parlare di transumanesimo in quanto ne contraddico apertamente un paio di assiomi fondamentali.
Il primo e’ che non e’ possibile alcun genere di singolarita’ tecnologica, dal momento che le macchine sono una semplice estensione del corpo umano. Gli amanti della “sci-fi” non fanno altro che considerare come estensione del corpo umano qualcosa che venga comandata in maniera “seamless” dal sistema nervoso, normalmente collegando direttamente (direttamente= trasposto di informazioni per mezzo di assioni artificiali o di sinapsi artificiali) alla macchina.

In realta’ non credo sia necessario. Non so se avete notato, ma quando acquisite uno strumento vostro andate incontro a due fasi:
  • Inizialmente, fate un uso cosciente dello strumento. Cosciente significa che dovete pensare “devo fare quel dato movimento o quella data azione” e allora premete coscientemente il pulsante e l’ometto del vostro gioco si muove in un certo modo.
  • Una seconda fase nella quale pensate l’azione che la macchina vuole compiere come ad una vostra azione, come se fosse un arto, e qualcosa nel mezzo ha automatizzato i movimenti che servono ad ottenere la tal cosa dallo strumento.
Non importa quanto sia primitivo lo strumento: ad un certo punto, l’interazione tra corpo e strumento viene imparata dal sistema nervoso, e da quel momento il vostro cervello non pensa piu’ “devo premere la tale leva”, ma pensa “devo frenare”, o “devo cambiare marcia”.
In questa fase, mi spiace dirlo, ma la macchina e’ gia’ connessa al vostro sistema nervoso. Non direttamente, ovvero non come una connessione nel senso che diamo quando colleghiamo un cado di rete. Diciamo che non siete di certo “plugged”, e’ vero, ma e’ vero che siete totalmente “interfaced”.  Guidate l’auto esattamente come guidereste un arto del vostro corpo pensando alle azioni che l’auto dovrebbe compiere, e non piu’ a come compierle. Qualsiasi genere di accoppiamento sia avvenuto tra il vostro sistema nervoso e l’auto, l’auto e’ diventata parte del vostro corpo, anche se l’interfaccia che ha “naturalizzato” i movimenti non e’ nota e non lavora a livello cosciente(1)
Cosi’, se anche nascesse una IA di potenza superiore alla mente umana, nascerebbe come strumento. L’uomo non costruisce niente come “strumenti”, costruisce solo arti artificiali: ma pretende dall’arto artificiale lo stesso controllo che ha degli arti veri. Il momento in cui uno strumento umano superasse la mente umana, sarebbe comunque una sua estensione. La singolarita’ non e’ nemmeno pensabile, dal momento che nessuna macchina esiste in se’, ma solo come arto artificiale.
Altro punto in cui ovviamente non concordo coi transumanisti e’ che la loro stessa idea di homo-tecnologicus ha attirato il peggio dei fascisti e dei nazisti. Essi cercano di sdoganarsi, ovvero di trovare una maschera od una etichetta che vinca il disprezzo che la societa’ ha normalmente per loro. Tuttavia, tale maschera non deve essere ripugnante per i fascisti stessi, e passare dal superuomo razziale di Hitler ad un superuomo tecnologico soddisfa entrambe le domande. Da un lato non viene riconosciuto come fascismo/nazismo e quindi permette alla feccia fascista di trovare rifugio e qualche rispettabilita’, dall’altro lato per i fascisti evidentemente un superuomo vale l’altro.
Ma in entrambi i casi, tutto questo mi fa ribrezzo, non frequento quegli ambienti per questa ragione,  per cui non direi proprio che mi si possa definire come transumanista in senso stretto.
Un altro bel fesso e’ Francis Fukuyama, che ha definito il transumanesimo come l’ideologia piu’ pericolosa del millennio. Il problema di quel tizio e’ quello di non aver capito nulla della storia, e quindi di essere legato a categorie come “declino” o “fine”, tipicamente escatologiche e inventate dalle religioni semite sotto forma di cosmologia escatologica. C’e’ l’apocalisse, insomma.
Il punto e’ che non c’e’ mai stato niente come “il declino” o “il crollo”. Quando Fukuyama scrive che la storia ha sperimentato tutte le categorie possibili e quindi e’ finita, dice una boiata perche’ la tecnologia procede, e solo pochi anni dopo verra’ contraddetto dalla nascita di Internet, con tutte le categorie che ha portato, compresa la “globalizzazione”, che non sarebbe stata possibile senza strutture di comunicazione stabili e pervasive.
Non esiste nulla come “declino” o “fine”, esiste soltanto una scala di obsolescenza. Quando avviene un cambiamento di paradigma tecnologico e qualcuno sceglie di non adeguarvisi, quello che succede e’ che diventa prima obsoleto e inizia a scontare la propria inferiorita’ perdendo spazi – sociali, economici, culturali- e infine viene cancellata e spazzata via quando l’obsolescenza arriva al punto di non ritorno.
In passato questi fenomeni erano difficilmente osservabili perche’ richiedevano secoli o millenni, ma oggi che richiedono pochi anni, il fenomeno dell’obsolescenza e’ assolutamente evidente. Cosi’ Fukuyama non ha capito questo concetto, credendo che la storia proceda per periodi di stasi intervallati da rivoluzioni -visione che contesto assolutamente- anziche’ capire che OGNI segmento della storia non si limita a venire dopo il precedente, ma a SOSTITUIRE il precedente.
La storia moderna, diciamo il periodo post-internet, non ha nulla a che vedere con la storia che veniva prima. L’umanita’ che ne deriva e’ completamente diversa, i meccanismi di interazione sono completamente diversi, la stessa geografia del mondo e delle relazioni e’ diversa, moltissime categorie del pensiero sono diverse.
Ovviamente in questa nuova storia ci sono alcune nazioni in declino ed alcune nazioni nascenti. O meglio: qualcuno parla di declino e qualcun altro parla di sviluppo. Che sono cazzate, appunto.
La storia non procede per declini o sviluppi, procede semplicemente per paradigmi di valore. Se misuravamo il valore di una nazione prima di internet, diciamo il valore della sua industria, ottenevamo un valore alla luce di quello specifico paradigma.
Se nel mondo post-internet andiamo a misurare la stessa nazione, le attribuiremo un valore diverso a seconda di quanto la nazione sia distante da quel paradigma.
Pensate al mondo delle strade. Prima dell’arrivo delle auto, le strade avevano un determinato valore, valore che e’ cambiato drasticamente con l’arrivo dell’auto: arrivate le auto, molte mulattiere hanno perso completamente valore, e molti vicoli sono diventati impercorribili, causando un gigantesco calo di valore. Allo stesso modo, con l’arrivo della corrente elettrica, le zone non servite hanno perso valore.
Cosi’, con l’arrivo di una nuova tecnologia, le NAZIONI che non l’hanno adottata stanno PERDENDO VALORE. Non si tratta di “declino”, perche’ in realta’ DENTRO la nazione non e’ cambiato nulla: ad essere cambiata e’ la fase tecnologica della storia.
Con l’arrivo dell’auto e dei treni, il valore di quelle nazioni che non hanno costruito sistemi autostradali e ferroviari e’ crollato. Ma nello stesso tempo, con l’arrivo di internet, le preziose PMI che prima avevano un valore inestimabile, hanno perso valore perche’ esso non si basava sulla tecnologia ma sul lavoro manuale.
Durante i cambiamenti di paradigma tecnologico, non c’e’ solo chi diventa obsoleto e chi si allinea e si trova bene con il cambiamento. Ci sono anche altri fenomeni, come le fiammate. Prendiamo per esempio la Cina: offrendo lavoro ad un costo complessivo lordo (compresi costi di trasporto ed ammortamento) di 4 euro/ora, ha stravolto il mondo del lavoro occidentale.
Questo sembra essere un “win”, ma dopo soli 10 anni, arrivano i robot.  Un robot di nome Baxter, capace di svolgere varie funzioni manifatturiere, costa 22.000 dollari e dura circa 3 anni, ossia 6.500 ore lavorative. In pratica costa 3,4 dollari all’ora, ossia compete con  operaio cinese: di questo passo, i posti esportati all’estero con la globalizzazione e l’outsourcing torneranno negli Usa, ma se li prenderanno le macchine invece delle persone.  
Il paradigma tecnologico, cioe’ , e’ appena all’inizio e il metodo cinese della manodopera a basso costo inizia gia’ a scricchiolare. D’altro canto, l’economia basata sul reddito da lavoro inizia a scricchiolare. Se le nazioni che offrono lavoratori a basso costo iniziano a venire erose nel valore dai robot, e’ anche vero che si erode il valore del lavoro manuale ovunque.
Certo, con l’arrivo massiccio di robot, perderanno piu’ valore le nazioni che si basavano di piu’ sul lavoro manuale, come Cina e altre, ma d’altro canto, anche all’interno delle altre nazioni perderanno valore i lavori manuali. Anche nel campo dei servizi alla persona, nei corridoi di El Camino Hospital, nella Silicon Valley, i robot non si limitano a portare i pasti ai pazienti, ma distribuiscono anche le medicine e i ferri ai chirurghi: quanto dureranno ancora gli infermieri? E poi ci sono i robot che sostituiscono gli impiegati negli sportelli delle banche, o quelli che fanno ricerche di archivio per gli avvocati, avvertendo che nemmeno i lavori intellettuali sono più al sicuro dalla “marcia delle macchine”.
Cosi’ nemmeno le regole dell’economia attuale, che pretende di essere una scienza, saranno sufficienti. OGNI settore che si basi su quelle regole sta per venire cancellato dal nuovo paradigma. Le economie statali possono resistere per qualche tempo a tassi di disoccupazione come il 10, 15 e forse 10%, ma quando si va oltre, il problema non e’ procrastinabile. Nel momento in cui ovunque arrivassero robot il cui lavoro costa 3.5 euro/ora, e’ chiaro che nessun operaio sottopagato, nemmeno cinese, potra’ controbattere. Ed e’ questione di pochi anni.
Con l’arrivo di Internet  e del computing a basso costo si e’ introdotto un nuovo potentissimo paradigma tecnologico, che e’ destinato a rendere obsolete intere nazioni, intere categorie del pensiero, intere visioni dell’economia. Concetti come statalismo e liberismo oggi non hanno alcun senso. Liberisti e statalisti potrebbero chiamarsi Triceratopi e velociraptor, e renderebbero meglio l’idea del loro posto nel mondo moderno: il museo.
Ovviamente, perche’ i nuovi concetti si sviluppino c’e’ bisogno di tempo. La tecnologia robotica si e’ fermata quando sono arrivati i nuovi negri (2), mettendo in crisi l’economia giapponese, ma adesso i robot iniziano di nuovo a competere anche coi cinesi, e credo che siamo gia’ ad un livello sotto il quale non si possa maltrattare lo schiavo.   Magari qualche altra nazione offrira’ schiavi ancora piu’ disperati, ma le macchine si evolvono troppo in fretta.
La fase  “cinese” e’ stata, per l’evolversi del paradigma digitale , un incidente di percorso che ha RALLENTATO la trasformazione. L’economia OBSOLETA basata sul reddito da lavoro ha potuto resistere per qualche tempo in piu’, grazie al fatto che i cinesi competevano con le macchine,e paradossalmente grazie al nuovo paradigma delle comunicazioni globali.
Ma dopo pochi anni il mondo della tecnologia ha colmato il gap, e oggi esistono robot il cui lavoro costa 3.5 euro/ora. Neanche un cinese puo’ scendere sotto: dovra’ pur mangiare. E se anche il loro governo facesse dei campi di lavoro ove si muore di fame, e’ solo questione di pochi anni e poi arriverebbe il robot che lavora a 1 euro/ora.
Molti paradigmi sono saltati, e se volete immaginare la trasformazione che sta per succedere OVUNQUE potete osservare l’industria discografica. Essa si concentra con la produzione di cilindri di plastica del diametro di dodici centimetri (quando va bene). Nel fare questo, dimentica che la musica si trasferisce oggi via internet e si ascolta con dispositivi ben piu’ piccoli di dodici centrimetri.
Ovviamente , il valore di tali case oggi e’ praticamente nullo, quanto poteva essere una fabbrica di carrozze trainate da cavalli a detroit nel 1985. Le nuove aziende che sono uscite vincenti col nuovo paradigma NON sono aziende del settore musicale: Apple produceva computer e poi cellulari, Amazon e’ una standa online, dei nuovi grandi distributori di musica NESSUNO e’ una casa discografica, dal momento che loro volevano solo produrre dischi di 12CM di diametro.
Non ci vuole molto a profetizzare che le case discografiche moriranno: il problema non e’ “se”, il problema e’ semmai “quando”. Ecco, lo stesso posso dirvi dell’economia moderna, che non si adegua al nuovo concetto di lavoro artificiale, potrei dirvi lo stesso del concetto di banca, che non si adegua all’idea di tempo reale, dell’edilizia, della produzione di energia, del mondo valutario: vi siete chiesti quanto possano reggere tutte queste monete nazionali diverse in un mondo che ha una rete unica usata PER FINI COMMERCIALI?
Ovviamente possono esserci fasi diverse in questo processo. La fase cinese e’ un esempio: lo stesso fenomeno (la comunicazione onnipresente che ha permesso di gestire impianti remoti in tempo reale)  ha permesso alla CIna di diventare un distretto industriale approfittando dei bassi costi di manodopera. Ma poi, la robotica sta iniziando ad insidiare quel punto di vantaggio, e che cosa succedera’ poi non si sa.
Stessa cosa avviene per la guerra. Il terrorismo per bande approfittava del basso rapporto tra numero di terroristi e territorio. Ha funzionato per quasi 40 anni, perche’ tenere in aria una flotta aerea al puro scopo di controllare il territorio era troppo costoso. Ma oggi arrivano i droni, ed in ogni luogo essi vengano impegnati massivamente,(3) questo modello militare muore, e gli stati vicini al terrorismo stanno riempiendo di petizioni l’ ONU contro i “droni disumani”, ovvero i droni che li sconfiggono.
In generale con l’arrivo del nuovo paradigma , tutto cio’ che e’ vecchio viene sostituito. Contate il numero di elettrodomestici che c’erano nelle case dei vostri bisnonni, che magari avevano la corrente ma facevano il resto a mano, e confrontatelo con quello che avete oggi. E vi accorgete che l’elettronica domestica ha stravolto persino le vostre case.
Quando avviene un cambio di paradigma NIENTE rimane intoccato. Tutto diviene piu’ o meno obsoleto, dove obsoleto significa che perde VALORE in senso economico. Una nazione che non si adegui PRECIPITOSAMENTE al nuovo paradigma non sta sperimentando “un declino”, non sta sperimentando “una crisi”, sta semplicemente sperimentando la propria obsolescenza sotto il nuovo paradigma.
Il declino non esiste. Esiste solo l’ obsolescenza di fronte ad un nuovo paradigma della tecnologia.
Certo, alla scala potete ancora ascoltare musica del 1800 suonata con gli strumenti dell’epoca. E potete illudervi che “la musica classica non morira’ mai”. Cosi’ non escludo che in qualche posto rimarra’ una PMI del veneto con tutti che parlano in dialetto e nessun IT in azienda. E i ricchi sboroni andranno a comprare li’ per la stessa ragione per cui vanno ad ascoltare musica obsoleta suonata con strumenti obsoleti : fa fico farsi vedere in questi posti.
Ma i rapporti economici cambiano, e in futuro il famoso “veneto ricco grazie alle PMI” sara’ probabile quanto un “distretto della musica classica”: certo, la musica classica non morira’ mai, ma da qui a dire che saranno i primi dieci posti delle classifiche mondiali ce ne passa. Cosi’ credo che quel modello sopravvivera’, ma da qui a dire che possa trainare l’economia, c’e’ da dubitare assai.
Cosi’, se le categorie economiche sono inutili per classificare questo pensiero, occorre pensare che TUTTE le categorie del pensiero sono inutili e obsolete.
Dopo l’introduzione di un nuovo paradigma tecnologico, NESSUNA categoria del pensiero e’ ancora sufficiente o utile. Esse , TUTTE E COMUNQUE, sono destinate a tramontare  perche’ gli intellettuali si convertono alle nuove categorie, o perche’ muoiono con le categorie vecchie. Niente di cio’ che sapevate PRIMA di Internet e’ utile, e specialmente, niente di quello che sapevamo prima e’ ancora VERO.
Parlare di positivismo oggi non ha alcun senso. E’ una categoria del pensiero che non trova alcuna corrispondenza coi fatti del dopo-internet. Non ha senso parlare di liberismo e di comunismo, TUTTO cio’ che sapevamo prima E’ MORTO. Sono categorie del pensiero inutili, la cui adozione condanna a morte chi le crede ancora valide.
Ovviamente non sempre le obsolescenze reagiscono bene. Il mondo islamico ha scoperto di aver perso gli ultimi 4 o 5 nuovi paradigmi , si sente sulla via del tramonto, e reagisce con violenza. Non si rendono conto che  – come e’ successo con la guerra moderna prima e coi droni oggi – non stanno facendo altro che stimolare la produzione di nuove tecnologie atte a eliminarli con piu’ facilita’. Appena il costo del drone scendera’ sotto quello del terrorista , essenzialmente ogni emergenza-terrorismo verra’ gestita da macchine. C’e’ da chiedersi persino quando dureranno le armi da fuoco come le conosciamo oggi, non appena il nemico medio sara’ un drone.
Ma niente di tutto questo ha un nome per le vecchie categorie di pensiero. Esse sono inutili, tanto quanto lee persone che ancora le adottano.
Per questo la sfida che ho proposto nel post precedente (di dare un nome al mio modo di vedere le cose) era impossibile: nessuna categoria del passato puo’ funzionare nel mondo moderno.
Uriel
(1) Un altro modo di intendere questa parola e’ quando si nota che non ci sono organi di senso del dolore nell’auto, e quindi che non si e’ veramente tutt’uno. Stranamente non esistono nervi neanche nei capelli o nelle unghie, ma non credo che li consideriate estranei per questo.  E non e’ detto che se in natura ci fosse l’auto sarebbero comparsi sensi del dolore sulla carrozzeria . Davvero ne avreste bisogno?
(2) No, con Obama l’america non si e’ riscattata dal passato schiavista. Semplicemente, nel presente schiavista degli USA, gli schiavi sono gialli. E’  solo cambiato il colore degli schiavi; per questo gli USA oggi possono avere un nero come presidente: non appare come uno schiavo perche’ oggi lo schiavo e’ cinese.. Ma lo schiavismo e’ una costante della storia USA.
(3) Ovviamente prima o poi anche i terroristi avranno l’idea di comprare un piccolo drone volante per riprese televisive, che trasporta fino a 15 KG di peso, e dotarlo di 15KG di esplosivo. E’ solo questione di tempo. Se non lo faranno, moriranno per obsolescenza.

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