Ancora sul 5G.

Ancora sul 5G.

Ancora sul 5G.

Di tanto in tanto, quando parlo del mio lavoro, mi vengono fatte domande sul 5G. E alla fine la cosa diventa snervante, per una semplice ragione: si tratta di spalare la solita montagna di merda. Ed essendo io il creatore della teoria della montagna di merda, so benissimo che non funziona. La gente che spala merda sul 5G ne spala troppa, ed e’ troppo interdisciplinare.

C’e’ solo una sola parte che e’ monodisciplinare, ed e’ la parte delle onde millimetriche. Non capisco per quale motivo le persone si accaniscano cosi’ tanto sulle onde millimetriche, dal momento che non sono quasi mai usati nell’implementazione reale.

Usare onde millimetriche per il 5G significa , nel design teorico  (che poi viene usato dai complottisti) avere una cella 5G ogni cento metri, e una supercella che le fa lavorare in mesh. Per questo motivo il design e’ teorico: la superficie dell’italia e’ di 301.340 km² . Siccome con una cella ogni 100m in un km quadro ce ne vogliono cento, coprire l’Italia col 5G usando il design teorico richiederebbe 30.134.000 celle. Una ogni due abitanti. Sul serio? Ci si ritroverebbe con due abbonati (ammesso che ogni umano in italia abbia un cellulare) a pagare il costo di una BTS 5G con le loro bollette. Irrealistico. (in realta’ il coefficiente sterico massimo sarebbe di 6, e non di 4 come con 100 celle, ma l’ordine di grandezza non cambia di molto: tre utenti per cella anziche’ due).

La verita’ e’ che il design attuale NON e’ quello teorico , per cui tutti quelli che leggono lo standard teorico e poi ci fanno una teoria del complotto sono dei cialtronz.

Ma supponiamo che qualcuno deployasse davvero trenta milioni di BTS 5G in Italia, usando la famosa banda millimetrica: che danni avrebbe sulla salute?

Adesso si mescoleranno le opinioni di quelli che parlano degli studi in un laboratorio nei soliti posti che fanno impressione, e la mia risposta e’: cazzate. Mi spiego meglio.

Stiamo parlando di danno da radiazioni elettromagnetiche. Le radiazioni elettromagnetiche sono di vari tipi, e normalmente quelle che fanno danni sono quelle ionizzanti, ma anche se usate quelle non ionizzanti potete danneggiare i tessuti: il lavoro del vostro forno a microonde, o di una stufa in ghisa, e’ quello di scaldarvi (anche sino ad ustionarvi) i tessuti. Anche la luce visibile fa danni: provate a puntarvi un laser da 5W in un occhio, e osserverete… che non osserverete mai piu’ niente. Questo per dire che le onde elettromagnetiche sono TUTTE pericolose, basta metterne troppe.

Quindi stiamo parlando di danni da radiazioni elettromagnetiche. Per misurare il danno da radiazioni elettromagnetiche bisogna prima capire che ne esistono gia’ in natura, perche’ occorre distinguere il danno del 5G da quello che vi fate da soli quando andate in spiaggia. Per esempio, il sole manda sulla terra una fraccata di radiazioni ionizzanti (raggi UV in due bande, UVA e UVB) piu’ infrarossi e luce.

Quindi, se uscite e andate al mare e prendete un giorno di sole, fate un danno all’organismo. Certo. Diciamo che il danno causato da una giornata di sole sia , diciamo, 1 . Decidiamo un valore unitario per fare delle proporzioni, niente di piu’.

Allora, se 1,0 e’ il danno di una normale giornata in spiaggia, quanto e’ il danno se a 100 metri c’e’ una cella telefonica diciamo 4G?

Allora, diciamo che la cella sia (e’ un esempio) da 1W di potenza. Di certo non ricevete tutto in testa voi. Quanto ne ricevete, a 100 metri di distanza? Potete installare l’apposita app e vi dara’ una risposta ragionevole, diciamo -60dbm.  Facciamo che vi dia -60dBm, che e’ abbastanza comune quando il segnale e’ basso. (siamo in spiaggia).

Che cosa significa?

Significa che per ogni milliwatt di potenza ricevete 1 NANOwatt. Roba piccola. Quindi se la cella e’ 5W, cioe’ cinquemila milliwatt, state ricevendo 5000 nW, cioe’ 5µW. Cinque microwatt. E cosi’ via. MA abbiamo detto che la cella era da 1W , per referenza e per semplificarci i calcoli.

Allora, quanta energia riceviamo dal sole? Beh, circa 1KW al metro quadro. Che fanno +60dBm. Guardate bene: da un lato c’e’ un piu’, dall’altro fa un meno.

Allora, il DBm, questo misterioso: si tratta di una scala logaritmica che descrive la differenza di proporzioni tra due cose. Quindi, se il sole fa +60dBm e la cella ne fa -60dBm, abbiamo 120 dBm di differenza. Significa che se prendiamo il sole e c’e’ anche il 5G siamo, in proporzione,  a circa

1,0000000000000000001

Ora,  la proporzione e’ gigantesca: essendo delle scale logaritmiche , se considerate che ogni 3 decibel avete raddoppiato la potenza, questa e’ la proporzione. Quindi, riassumendo: facendo assunzioni stravaganti, senza distinguere radiazioni ionizzanti da non ionizzanti,

Se state un giorno al mare, il danno che subite e’:

  • 1,0000000000000000001 (con cella telefonica)
  • 1,0000000000000000000 (senza cella telefonica).

Capite che il problema diventa complicato. E sono anche ottimista, perche’ non sto considerando il fatto che il sole invia radiazioni IONIZZANTI, che sono molto piu’ devastanti.

Ma se anche emettessero le stesse frequenze, e anche le celle usassero radiazioni ionizzanti, la proporzione tra i danni sarebbe quella.

Qual’e’ il problema? Il problema e’ che non si puo’ misurare la differenza tra  1,0000000000000000000 e 1,0000000000000000001. E’ troppo piccola. Si perde nel rumore di fondo.

Cosa significa?

Immaginate di essere ciechi. Andate in spiaggia. Riuscite a misurare la differenza tra giorno e notte usando il calore del sole? Ovviamente si. Riuscite a farlo usando il calore di Sirio? Ehm… ovviamente no. Sirio invia sulla terra del calore, ma quello che arriva e’ troppo poco. E non vi illudete, nessuno riesce a farlo: siccome ci sono fonti di calore enormemente piu’ forti, tipo il calore di un batterio sul vostro naso, il calore inviato da Sirio e’ nascosto completamente dal rumore di fondo.

Perche’ ho fatto proprio questo esempio? Perche’ una stella che appare a -60dBm di luminosita’ e’ Sirio. Quindi se usaste tutta la pelle per “vedere” le frequenze telefoniche, una cella vi apparirebbe nel cielo nero come un puntino della dimensione di Sirio. Mentre il sole vi apparirebbe…sempre come come lo stracazzo di sole.

Ed e’ questo il problema di questo tipo di misura: anche nella peggiore delle ipotesi, ove TUTTA la radiazione delle celle vi facesse male, il danno al vostro organismo si perderebbe nella devastazione termonucleare (letteralmente)  che vi fate quando andate in spiaggia un giorno.

Le proporzioni sono tali che persino il tempo che passereste al cesso, quindi al chiuso , durante la giornata in spiaggia cambierebbero la misura falsandola: se ci impiegaste 10 minuti, e la giornata dura 1440 minuti, il delta sarebbe enormemente piu’ grande di quello che passa  tra 1,0000000000000000000 e 1,0000000000000000001.

Adesso voi direte: ma ci sono biologi che sostengono di aver misurato questo danno a queste frequenze.  Certo. Leggete pure il paper. Leggete la quantita’ di radiazioni che hanno usato, per ottenere quella misura. Ecco, come noterete il numero di decibel cambia molto.

Potreste essere nelle condizioni, come capita a quei topi, di trovarvi a -3 dBm dalla cella telefonica? Certo. Siccome -3dBm li avete a circa 10 cm di distanza, e il vostro corpo e’ piu’ grande di cosi’, non avete che da ficcarvi la cella nel culo e tenerla tutto il giorno. E avreste riprodotto le condizioni di quegli esperimenti.

Ci sono esperimenti che dimostrano con estrema chiarezza che infilarsi una cella telefonica 5G  nel culo e tenercela per tre mesi fa male persino ai topi. La scienza, come al solito, ci iNpara.

Qundi non fatelo: e’ scientificamente dimostrato. Mettersi celle telefoniche funzionanti nel culo e tenercele tre mesi fa male. Ma: se la spegnete non succede nulla. Quindi continuate pure col vostro fetish, ma staccate la spina alle antenne prima dell’uso.

Ma perche’ i biologi fanno esperimenti con intensita’ che otterreste solo se vi infilaste una cella telefonica nel culo per tre mesi? E’ presto detto:

  • come HO GIA’ SPIEGATO, il danno misurabile in condizioni normali e’ troppo piccolo per essere misurato. I biologi non hanno un miliardo di topi da osservare per un miliardo di anni, e quindi devono aumentare la potenza, guarda caso,  di 10¹⁸ . Perche’ non sono stupito?
  • al biologo interessa dimostrare se la tale frequenza faccia male, che male faccia, quali cellule soffrono, perche’ soffono, e altre sadistiche questioni le cui origini affondano nelle loro infanzie terribili,  ma non puo’ misurare il danno fatto in condizioni reali da una cella. Perche’ , appunto, non e’ possibile.

Questo ci mette nella merda. Nel senso che la frase “sinora non sono stati misurati danni dovuti alle reti telefoniche wireless” non significa che non esistano: significa che sono troppo piccoli per essere misurabili.  Quindi abbiamo una cattiva notizia e una buona notizia. Solo che la cattiva notizia e’ buona. Una morale edonista, insomma.

  • la prima notizia e’ che non ci sono evidenze di danni causati dalle reti telefoniche cellulari.
  • la seconda notizia e’ che non ci POSSONO essere tali evidenze, perche’ tale danno e’ troppo piccolo per essere rilevato.

Quindi la risposta e’: non vediamo danni, e anche se ci fossero sarebbero troppo piccoli per essere visti.

In definitiva:  se una giornata di sole vi sembra una “bella” giornata per stare all’aperto, e non un inferno termonucleare di radiazioni ionizzanti UV che devastano le vostre cellule, il fatto che abbiate paura delle celle telefoniche e’ un diploma di coglionaggine.

Se avete paura delle celle telefoniche, per voi il sole e’ l’anticristo in persona. Oppure il sole e’ tutto sommato bello sulla pelle, e allora la smettete di rompere i coglioni alle celle telefoniche.

Pila di idioti.

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