Actionability

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C’e’ una forte componente di ridicolo in tutta la narrazione riguardante la visita di Donald Biden (la “svista” e’ dovuta) presso il G7 europeo. E da tutto quello che si legge, sembra chiaro che Biden non sia venuto a prendere decisioni, ma a controllare se ci sarebbero ancora le condizioni per prendere decisioni in futuro.

Capirlo e’ facile: nelle dichiarazioni conclusive c’e’ una mancanza assoluta di “actionability”, cioe’ la qualita’ di una posizione ufficiale di poter diventare una condotta reale. Mettetevi nei panni di uno qualsiasi dei leader europei che hanno partecipato: anche supponendo di rimanere in carica ancora a lungo, che cosa fareste di concreto domani, viste le dichiarazioni finali del vertice?

Uhm… niente. Essenzialmente nulla, per la semplice ragione che nelle dichiarazioni non c’e’ nulla di “actionable”.  Nulla che possa venire tradotto o mappato in una serie di azioni reali.

Vorrei sottolineare alcuni punti:

  • Biden durera’ 4 anni in carica. Poi, se i democratici troveranno un organismo (preferibilmente un mammifero) capace di candidarsi, allora forse un democratico tornera’ al potere. Altrimenti ci andra’ un trumpoide.
  • La Merkel non si candidera’, e il suo successore della CDU NON era presente al meeting, neanche negli ultimi giorni, quelli che non servono a nulla. Nessuno in Germania si prende , cioe’, la responsabilita’ di dare alcuna continuita’ a quanto deciso.
  • Italia e Francia sono rappresentati da leader la cui storia finira’ tra poco. E non tanto perche’ il mandato scade, ma perche’ e’ massima l’incertezza su chi potrebbe prendere il posto di Draghi e Macron.
  • La politica di Biden non e’ cambiata rispetto a Trump. Non solo all’interno, ove gli americani hanno assistito ai primi 100 giorni piu’ inutili della loro storia (NESSUNA riforma) , ma sul piano della politica estera Biden e’ venuto in Europa a chiedere le stesse cose che chiedeva Trump, ma (come si diceva alle superiori) “con parole sue”.

La domanda va da se’: con queste premesse, per quale motivo avrebbe dovuto succedere qualcosa di reale a questo summit?

Non per nulla, la sola “ciccia” e’ stata quella uscita dagli incontri con leader che rimarranno in carica: con la von Der Leyen hanno chiuso il contenzioso su Boeing, mentre con Putin si e’ ottenuto di avere di nuovo gli ambasciatori nelle rispettive sedi. Punto.

Diversa e’ la situazione della stampa europea: si sta dando fiato alle trombe, per ricostruire quel bel clima da guerra fredda che piaceva tanto a Peppone e don Camillo. Il problema , pero’, e’ semplice:

  • gran parte degli europei non considera la Cina un paese comunista.

E non perche’ siano refrattari loro: il problema e’ che negli scorsi 30 anni, quando qualcuno osava dire “ma sara’ sicuro vendere tecnologia nucleare autofertilizzante ad una dittatura comunista come la Cina?” TUTTI i giornali, cioe’ i finanzieri che li controllano, rispondevano “taci, stolto! non vedi che la Cina non e’ piu’ una dittatura comunista?

Dopo 30 anni nei quali la stampa era spinta da interessi economici e politici ad esaltare la Cina come il paese moderno, riformista, illuminato, mercatista, capitalista, e ogni ben di Dio, ora alla stampa vengono dati 3,4 anni per convincere tutti, e proprio tutti, del fatto che la Cina sia “una dittatura comunista coi campi di sterminio”. Ma guarda.

Ma dove sono oggi quelli che , sino a poco tempo fa, ti dicevano “taci, fancazzista con il weekend! La Cina e’ il VERO mercato libero!” quando osavi dire che si trattasse di una dittatura comunista?

Ve lo dico io: sono quelli che DA DOMANI ti daranno del comunista se non ripeti le parole che LORO ti hanno criticato quando lo dicevi TU.

Sono quelli che fino a ieri “in Cina si vota , la sola differenza e’ che e’ un sistema con un partito solo”, quelli che fino a ieri “si hanno i campi di rieducazione ma mio cognato e’ stato li’ e mi ha detto che le strade sono cosi’ pulite che ci puoi mangiare sopra un pipistrello col sugo. Mica come qui”. Sono quelli che “ma non hai visto che hanno il mercato con le aziende e le donne con le cosce?: sono capitalisti!”.

Diciamolo apertamente: se l’intenzione e’ quella di convincere la popolazione che la Cina sia il nuovo “Impero del Male”, occorreranno almeno 15,20 anni di martellamento continuo. Deve ancora passare la sbornia degli anni con la crescita al 13%. (secondo il governo cinese).

C’e’ al mondo una generazione, che ora ha 30 anni, che della Cina ha SOLO sentito parlare BENE, i piu’ vecchi che sono ancora ipnotizzati da “hai visto? Fanno un ospedale in una notte!” , e forse coi giovani riuscirete.

  • secondo PUNTO: chi dovrebbe partire per questa nuova guerra fredda?

Durante la scorsa guerra fredda, quella contro “Beppone”, i ricchi temevano che se avessero vinto i comunisti le loro ricchezze sarebbero state confiscate. Tutte le elite finanziarie ed industriali erano avverse all’ URSS.

La chiesa sapeva che se fosse arrivato Beppone , le loro chiese sarebbero divenute granai e i preti sarebbero finiti in Siberia.

Il ceto medio si sentiva in pericolo, perche’ sapeva bene (anche i comunisti) che il loro stile di vita sarebbe stato visto come troppo agiato e sarebbe stato “livellato”. I giovani vedevano l’ URSS come un sistema tirannico, censorio, oppressivo, soffocante.

Ma oggi chi dovrebbe combattere per questa nuova guerra fredda? Gli industriali sognano i tassi di crescita cinesi, i lavoratori schiavi e poter inquinare a piacimento. La chiesa fa lingua in bocca sotto la doccia con CHIUNQUE tenga sotto controllo i giovani e qualsiasi istanza di modernita’ sociale. I preti si venderanno a PEchino in cambio della repressione degli omosessuali. Corpo e anima.

I giovani vivono senza futuro: perche’ dovrebbero scegliere tra essere sfruttati qui ed essere sfruttati la’ ?

  • ma specialmente, che cosa dovremmo difendere di preciso?

Ai tempi della scorsa guerra fredda, stavamo difendendo il diritto di manifestare, la liberta’ di parola, la democrazia, la liberta’ di stampa,  la liberta’ di opinione, la possibilita’ di telefonare senza che un regime ti ascoltasse, non volevamo un apparato oppressivo che vegliasse su ogni aspetto dalla nostra vita pubblica, non volevamo un’economia che condannasse tutti ad uno sfruttamento continuo, pianificato e  sottopagato.

Che cosa e’ rimasto di tutto questo?

Se manifesti arrivano i poliziotti fascisti e ti ammazzano di botte, quando non ti sparano senza ragione. La liberta’ di parola e’ ormai filtrata dai social, che decidono se si puo’ dire che il covid e’ nato in Cina.

Facebook no longer banning posts calling the coronavirus ‘man-made’
Facebook Inc (FB.O) is no longer removing posts that claim the coronavirus that causes COVID-19 was man-made amid renewed debate over its origins.
Actionability

 

La democrazia e’ ormai divorata da partiti che sono il corrispondente dei mandarini sterminati da MAO. La liberta’ di opinione muore sotto i colpi della cancel culture. Le telefonate sono ascoltate, le comunicazioni sono ascoltate, ogni aspetto della vita pubblica e’ sorvegliato da telecamere , l’economia condanna i giovani ad orari di lavoro parossistici e stipendi da fame.

PER CHE COSA si dovrebbe combattere una guerra fredda, se non abbiamo da difendere nulla, se non catene?

Tutto quello che il cittadino occidentale ha , esiste solo sulla carta. In teoria: provate a manifestare e venite trattati come i manifestanti di HongKong. I social network ci schedano e ci danno un rating, come in Cina. Le nostre comunicazioni sono spiate, come in Cina. Solo che c’e’ sopra una bella patina di parole su quanto siamo liberi e quante cose potremmo fare. Se solo non ci azzardiamo a farle.

La sola differenza tra l’apparato repressivo cinese e quello occidentale e’ che quello cinese lavora sempre e solo per lo stato, mentre in occidente e’ la somma di forze sociali, politiche, giganti economici, giganti mediatici e forze dell’ordine di ideologia fascista.

Del resto, e’ chiaro che non stiamo lottando nemmeno per la democrazia, e non ci sforziamo neppure di nasconderlo: siamo quelli che vanno a divertirsi a Dubai e che hanno l’ Arabia Saudita come alleato. Di che diavolo di “lotta per i valori” stiamo parlando?

La verita’ e’ che quando arrivera’ il momento, all’ Europa verra’ chiesto di scegliere tra un sistema di merda retto da una dittatura comunista , e un sistema di merda retto dai GAFAM , dai loro leccaculo, e dalle solite 13 famiglie che possiedono tutto.

E ovviamente, sceglieremo il cambiamento.

Perche’ e’ quello che fa un popolo stanco delle sue catene. Se non riesce a levarsele da solo, apre la porta a chi ammazza i suoi oppressori.

Questa volta il giochino della Guerra Fredda non funzionera’ , a meno di qualche false flag di quelli grossi. MA anche cosi’ . personalmente ne dubito.

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