8Chan e’ il nuovo Marilyn Manson

8Chan e' il nuovo Marilyn Manson

8Chan e' il nuovo Marilyn Manson

Per prima cosa, avrete notato che il blog ha una nuova veste grafica. Ce l’ha perche’, ovviamente, ho deciso di lasciar perdere hugo. I motivi sono molti, ma il punto e’ che i vecchi post li importero’ nel tempo, poco a poco. Ammesso che ne ne sia bisogno. In 15 anni di blogging, ho visto che alla fine internet non ha memoria.

Comunque, come avete intuito dal titolo, questo post parla di quanto accaduto di recente negli USA. Di una cosa i giornali italiani non hanno parlato, cioe’ del fatto che l’assassino aveva pubblicato le proprie intenzioni su 8-chan, una delle tante piattaforme completamente anonime di internet.

Ed e’ gia’ nato (come leggete) l’effetto Marilyn Manson. Per chi non ricorda, Marilyn Manson fu accusato di essere stato l’ispiratore del massacro di Columbine, in una di quelle operazioni di caccia al capro espiatorio che caratterizzano la cultura religiosa conservatrice. Il conservatore, non volendo cambiare nulla dello status quo, di fronte ai danni relativi all’insostenibilita’ dello status quo stesso non fa altro che ripetere “non e’ lo status quo ad essere insostenibile, e’ colpa del malvagio XYZ che coi suoi diabolici poteri influenza le menti dei meno credenti”.

Allora cosa succede? Succede che si e’ armato un paese sino ai denti. Si e’ consentito a chiunque di avere armi per via di una costituzione che non garantisce a tutti il diritto alle cure (non menziona nemmeno tale diritto) ma garantisce il diritto di portare un’arma.

Poi si e’ creato un “eccezionalismo americano”, per cui si e’ detto che solo e soltanto il modo di essere e vivere degli americani di successo e’ degno di esistere, seminando la convinzione che il bianco WASP sia il top del top della creazione umana, e che la cultura che egli rappresenta sia un tale unico capolavoro da rappresentare l’ultima parola della storia.

A questo si e’ aggiunto un sistema politico inutilmente bipolare (in un sistema parlamentare non ha senso avere due soli partiti, visto che l’arco deve rappresentare uno spettro di opinioni) , sistema bipolare che presenta gli stessi due partiti praticamente dall’inizio del secolo scorso. Un paese che pretende di rappresentare tutto il pensiero politico in due categorie che non cambiano mai.

Su questo hanno spalmato una cultura pop che ha un vero e proprio feticismo verso la violenza, le armi, la guerra, le esplosioni e le uccisioni. E per vincere meglio, hanno condito con una Hollywood che gode ancora di tutte le agevolazioni legali della scorsa guerra mondiale, ovvero un sistema di mass media che e’ nato per la propaganda militare. Per essere sicuri, ci hanno aggiunto un apparato militare sproporzionato e fuori controllo che divora soldi senza che nessuno sappia bene come vengono spesi.

Infine, hanno aggiunto un concetto di identita’ basato sull’esistenza delle razze (gli americani danno alla razza ancora piu’ importanza di quanta non ne dessero i nazisti: sembrano tutti ossessionati dalla loro appartenenza a qualche gruppo ) e un nazionalismo sfrenato.

Questo agglomerato si e’ stratificato per un secolo, costruendo un blocco monolitico che ormai e’ inscalfibile.

Il problema e’ che nel nostro secolo questo monolite non e’ sostenibile.

Che cosa intendo dire con “sostenibile”? Intendo dire che una cultura sostiene una nazione quando identifica un insieme di concetti che raggruppano tutti i cittadini, tranne i criminali, dentro lo stesso gruppo pacifico.

Ma la cultura americana sta deviando da questo concetto. Per come stanno andando le cose oggi, succede che si sta discutendo se alcuni cittadini (negri, messicani, non anglosassoni) facciano ancora parte dello stesso gruppo. Per esempio, quando un presidente dice ad una deputata che deve “tornare al suo paese”, sta succedendo proprio questo. E Trump e’ un esempio chiaro del conglomerato culturale di cui parlo.

Ma per capire meglio di cosa sto parlando possiamo fare un paragone proprio con la strage di Columbine. Se ascoltiamo le “motivazioni” della strage da parte dei membri della “Trench Coat Mafia”,scopriremo che nelle loro parole e nei loro discorsi non c’era nulla in comune con la politica che il paese discuteva sui giornali, al Congresso, nelle campagne elettorali. La stessa FBI ha sempre dovuto ammettere di non essere riuscita, nel corso degli interrogatori, a rispondere alla domanda “perche’?”.

Al contrario, nel massacro di ieri si riconoscono parole che sono politiche. Suprematismo, messicani, bianco, immigrazione, sono tutti temi che sono centrali nella politica di oggi.

Non e’ la stessa strage. Non e’ lo stesso tipo di strage. Dire “sono sempre successe” e’ sbagliato. Nelle stragi passate si vedevano i risultati di un isolamento, del bullismo, di tanti problemi sociali statunitensi, (gli “incels”, per esempio, stanno diventando sempre piu’ aggressivi e violenti) , ma non si vedevano connessioni con la politica attiva del paese.

E questo significa una cosa:

La cultura americana ha raggiunto il punto nel quale lo svogimento ordinario della politica spinge i cittadini ad uccidersi l’uno con l’altro.

Il passo successivo e’ la guerra civile.

E no, non e’ neppure il problema “Trump”: Trump e’ un sintomo, ma non e’ il male. Non dimentichiamo che Trump ha oggi come principale oppositore un socialista convinto, i cui fan non sono esattamente persone che vorreste incontrare la sera di notte. Chi pensa che la sinistra americana sia meno violenta dell’ultradestra sbaglia di brutto, semplicemente perche’ le violenze di Black Lives Matter e altre frange della sinistra estrema non si sfogano in stragi, ma in qualcosa che viene scambiato per crimine ordinario, o generica “violenza politica”.

Come si arriva da questo punto alla guerra civile?

Occorre una coincidenza, cioe’ occorre che una grossa strage del grupp A (contro il gruppo B) arrivi proprio mentre il gruppo B si stava preparando a colpire il gruppo A. In tal caso, la prima strage scatena la seconda.

Non importa che uno sia un suprematista bianco che uccide i neri in una chiesa in Alabama mentre l’altro e’ un ex marine di colore che fa una strage a Detroit in un circolo di golf: se entrambe le stragi finiscono sui media, si ha l’impressione che i due gruppi stiano combattendo l’uno contro l’altro , che si stiano sparando addosso.

E siccome la politica  non puo’ fare piu’ di tanto perche’ in ultima analisi entrambi usano sloagan che fanno parte del dibattito politico, non ci sono attori capaci di ergersi come terzi. Se non stai con A e neanche con B perche’ sei contro la violenza, con chi stai? Con lo stato si direbbe in Europa, ma la cultura americana non ha il concetto di “stato” ma solo quello di “governo”, e se il governo non e’ terzo perche’ parla la lingua della guerra, o stai con il gruppo A , o stai con il gruppo B.

In quel momento inizia la guerra civile.

E qui torniamo al problema di 8-chan. E’ l’ultimo dei problemi. E’ il dettaglio piu’ irrilevante di tutta la storia. C’e’ un intero sistema culturale da cambiare negli USA, se si vuole evitare la guerra civile. Tutto e’ da cambiare.

  • Le major cinematografiche non devono piu’ avere degli ulteriori sgravi fiscali quando i loro film “dimostrano la superiorita’ delle forze armate americane, delle loro armi e dei loro soldati“. Vi siete mai chiesti perche’ Hollywood costruisca cosi’ tanti film di guerra e battaglie? Eccola. Leggi fatte durante la seconda guerra mondiale per trasformare Hollywood in un apparato di propaganda.
  • La polizia va riaddestrata, completamente. Non e’ possibile che se un negro vende sigarette illegalmente venga atterrato da gente che si diverte a torturarlo con chiavi a leva sul collo , mentre quando catturi lo stragista bianco esso viene ammanettato in maniera civile. La ragione di questa differenza e’ ovvia: quelli che hanno preso lo stragista sono corpi speciali che sanno tenere i nervi a posto. I poliziotti che arrestano il negro invece sono dei fanatici violenti e male addestrati.(se il nero avesse avuto un complice con una pistola a poca distanza quei quattro avrebbero pianto…)

8Chan e' il nuovo Marilyn Manson

  • Il sistema maggioritario con due partiti non puo’ funzionare in un paese con 320 milioni di abitanti. E’ impossibile con due sole idee rappresentare i bisogni e lo spettro di richieste che tutte quelle persone fanno , vivendo in condizioni estremamente diverse , in luoghi estremamente diversi, con economie estremamente diverse.
  • Il sistema di vendita delle armi e’ aberrante. Non e’ un problema di numero: in Italia ci sono milioni di armi detenute legalmente. Il problema e’ l’irresponsabilita’ di chi si registra per usare le armi. La carenza di controlli e una legislazione davvero lasca verso i venditori (in Italia un venditore deve togliere le armi dal nagozio se c’e’ una manifestazione che passa nella sua via, negli USA la polizia prega che i negozi di armi non siano saccheggiati).
  • Il sistema scolastico americano e’ segregante, l’idea delle “safe area” e’ ancora piu’ segregante , e instillare il culto del vincente con una pratica sportiva piu’ competitiva del necessario fa il paio con una tolleranza estrema verso il bullismo. Si sono gia’ create sacche di futura violenza, tra le quali gli “incels” sono i piu’ preoccupanti , e il bullismo e’ tutto tranne che impredicibile.
  • Occorre che gli USA abbiano uno stesso welfare: il fatto che ogni americano pensi di badare a se’ stesso col proprio lavoro e quindi di non aver bisogno di welfare, fa si’ che la divisione tra classi raggiunga episodi di crudelta’ estremi. Quando si vedono sui social campagne di raccolta fondi per famiglie che non riescono a curare i bambini malati di cancro, si sta creando una cultura che non porta tutti i cittadini a sentirsi parte dello stesso gruppo.

Voi direte che tutto questo e’ un cambiamento radicalissimo dellacultura americana, ma il punto e’ che , come ho detto, la cultura americana non e’ piu’ sostenibile. Non e’ piu’ in grado di far si’ che i cittadini pensino di far parte dello stesso gruppo di persone, e istiga le persone a credere di far parte di gruppi ostili l’uno con l’altro.

Questa cultura e’ precipitata in un abisso da quando gli USA si sono svegliati dall’incubo del Vietnam. Se negli anni ’80 era normale che un bianco ascoltasse michael Jackson , e impazzisse per Eddy Murphy, oggi esiste musica dei negri per i negri (tipicamente il RAP) suonata principalmente da negri , e musica dei bianchi ascoltata principalmente da bianchi e suonata principalmente da bianchi (per esempio, Rock e Metal). Questa trasformazione fa capire quanto sia cambiata l’america, e quando la cosa sia esplosa partendo dagli anni ’90, sino a consolidarsi dopo l’ 11 settembre.

Il punto e’ che gli USA sono una polveriera. E’ sufficiente che per coincidenza avvenga sia una sparatoria di un bianco contro una minoranza e una sparatoria di un membro di una minoranza contro i bianchi, e se entrambe le notizie finiscono sulle prime pagine nello stesso giorno, la guerra civile e’ iniziata perche’ si attivano contemporaneamente tutti i fanatici armati e latenti.

E se gli USA non mettono mano a quel moloch di violenza e supremazia che hanno messo al posto della cultura pop, non e’ questione di “se”, ma solo di “quando”.

 

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