Cicciolina, salvaci.

In questi giorni sono abbastanza allegro (per i cavoli miei, forse -ma incrociate le dita, si devono incastrare tante cose-  mi sposteranno e finiro’ a lavorare qualche anno in Irlanda , posto -e gente- che ADORO) e quindi i post semiseri mi vengono bene. Pero’ questo NON e’ un post semiserio. Lo sembra per via del soggetto, ma sto parlando sul serio. Mi riferisco a questa notizia: Cicciolina va in pensione e ha anche il bonus per i parlamentari.
Ora, tutti i maschi che erano autosufficienti negli anni ’80 ricorderanno Cicciolina. Onestamente, anche quando ho imparato ad apprezzare il genere -qualche anno dopo-, le varie Cicciolina, Moana, Ramba mi sono sembrate sempre quel che erano: dei frigoriferi nudi. Erano le grandi pornostar italiane, e’ vero, ma per un motivo semplice: erano le uniche di un genere all’epoca nascente.

Oggi non reggerebbero la concorrenza, e la “mitica” moana Pozzi non arriva , suinamente parlando, alle caviglie di una Sara Jay.
Cosi’ Cicciolina la ricordo poco come pornostar. Davo delle occhiate ai giornaletti porno dei miei compagni di classe, ma onestamente una che sorride alla telecamera mentre fa sesso anale – abbracciata ad un orsacchiottino bianco – non era una cosa che mi poteva far avvicinare al porno eterosessuale.(1) Mi dava l’idea di gente che si scopava la ragazza con problemi di mente della classe accanto.(2)
Forse per questo non vedo tanto Cicciolina come una pornostar. Fu portata da Pannella in Parlamento per protestare contro l’inutile e ridicolo moralismo del parlamento dell’epoca, e alla fine dei conti Pannella ebbe ragione. Circa alla fine della legislatura , l’intero parlamento (o quasi) fu spazzato via da Mani Pulite, e quelli che disprezzavano tanto Cicciolina , perche’ facevano i moralisti, furono cancellati dalla “questione morale”.
La lezione di Cicciolina fu interessante perche’ con questo espediente Pannella mostro’ la differenza tra morale e moralismo. Cicciolina era il parlamentare meno “morale” del parlamento per tutti i moralisti -molti nella DC e nell’MSI del periodo furono scandalizzati da questa cosa – tuttavia i magistrati non la sfiorarono mai.
Cicciolina rimase in parlamento per una legislatura intera. Fu tra le piu’ assidue a presentarsi in parlamento, ove si recava puntualmente ogni mattina ad inizio lavori per uscirne alla fine.
I giornalisti inizialmente speravano che Cicciolina desse “bella mostra di se’”, dopo aver fatto una campagna elettorale a seno nudo, ma furono delusi. Si presento’ continuamente in parlamento con abiti castigatissimi, da sotto il ginocchio sino al collo. Fu una delle poche, insieme alla Pivetti, cui d’estate i commessi non dovettero mai ricordare “lo scialle strategico” sulle spalle nude.(3)
Lavorativamente era difficile rimbrottarla. Si portava appresso un avvocato del partito cui chiedeva di spiegarle OGNI legge che si apprestava a votare. Considerando che fu tra le piu’ assidue del parlamento, immagino dopo pochi mesi fosse un’esperta di leggi.
A differenza dei colleghi che cambiano residenza e si fanno pagare la casa dalla camera (o danno la casa del contribuente a qualche amante/parente) , lei rimase nella sua casa a Roma e non si fece pagare l’affitto dal contribuente.
Ma la cosa importante e’ che Mani Pulite tocco’ piu’ o meno nelle stesse percentuali tutti i partiti (come numero di inquisiti le percentuali erano proporzionali ai voti. La differenza stava nel fatto che a sinistra non si arrivo’ ai vertici) Cicciolina non fu sfiorata. Non aveva cercato di piazzare amiche in Rai, non aveva cercato di fare favori ad amici o di procurare appaltini a persone che la circondavano (schicchi non era proprio proprio un individuo cui piaceva giocar pulito).
Ora, non sto cercando di santificare Cicciolina. Sto cercando di dire che Cicciolina si comporto’ come si dovrebbe comportare il “nostro parlamentare ideale”. Stare in parlamento, capire quel che si vota, non approfittare della posizione, non far vergognare la gente del parlamento. Se mostro le foto di Cicciolina in Parlamento , nessun tedesco o nessuno straniero vede qualcosa di cui dovrei vergognarmi:
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La Staller amava presentarsi in parlamento con gonne rigorosamente SOTTO il ginocchio….
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Come pietra di paragone, tipica “mise” parlamentare di Alessandra Mussolini.
Insomma, non ci sono ragioni per censurare l’operato di Cicciolina in parlamento. Si potra’ essere d’accordo o meno con le sue idee -affettività dei detenuti, parchi dell’amore, insegnamento del sesso nelle scuole, tasse ecologiche sulle auto, no alle pellicce- ma fece la parlamentare con molta piu’ correttezza di molte altre colleghe.
Ma c’e’ un punto: l’elezione di Cicciolina in parlamento traccio’ in modo chiaro -anche se fu capita da pochi- la sottile linea di demarcazione tra morale e moralismo. Cio’ che Cicciolina faceva -e rappresentava per gli italiani- sortiva all’epoca il massimo della riprovazione morale. Moltissimi parlamentari si espressero con toni scandalizzati contro Cicciolina.
Ma la legislatura fini’ nel 1992, e subito dopo gran parte degli scandalizzati era a San Vittore. Morale della storia: i moralisti NON sempre sono anche “morali”, e non sempre chi da’ scandalo e’ cosi’ immorale come si dipinge.
Se consideriamo che a tutt’oggi NON si e’ ancora capita la differenza tra morale (nel senso della questione morale di Berlinguer(4)) e moralismo, direi che ci sia ancora bisogno di Cicciolina in parlamento. Cicciolina rappresentava una specie di spartiacque: invisa ai moralisti quanto intatta dai moralizzatori.
Quando arriva Mani Pulite nel 1992, PDS e RIFONDAZIONE avevano perso il 25% dei voti ciascuno, guadagnati da Lega e Rete. DC, PSI e PLI e altri erano in parlamento, praticamente intoccati, come nella legislatura precedente. La stragrande maggioranza di quelli che Mani Pulite porto’ in carcere avevano diviso, sino a pochi mesi prima, le aule parlamentari con Cicciolina. Delle duemilaseicento persone tirate in ballo, in ogni partito, dall’ inchiesta, nessuna era nei dintorni di Ilona Staller.
Cosi’ lo spartiacque era chiaro: da una parte la questione “morale” , dall’altra il moralismo. 
Oggi serve che Cicciolina torni in politica. Serve perche’ il parlamento e l’opinione pubblica sono tornate ad essere ipocrite, a confondere le due cose, e ad ignorare milioni di euro dati a Penati per chiedersi se delle donne -peraltro maggiorenni- siano state a letto col premier.(5)
Sia chiaro: con la fine del divieto di short sell e l’arrivo del declassamento del debito da parte di Moody’s , l’inchiesta di Napoli parla di questioni praticamente irrilevanti. Se dovessimo causare la caduta del governo, sino alle prossime elezioni ci sarebbe ancora Silvio a capo di un governo di ordinaria amministrazione. La caduta del governo sfiducierebbe Tremonti senza chiarire -almeno subito- chi sia il successore. In pratica, otterremmo il default – e brutto, perche’ senza un governo che possa reagire- sino alle elezioni, piu’ mese di interregno , piu’ nuova formazione di governo. Diciamo che dovendo giudicare l’inchiesta di Napoli direi che si tratta di una di quelle iniziative stupide, il classico fesso che si tuffa nella torta di compleanno e grida, sporco di panna “ehi, ho vinto qualcosa?“. Si, coglione di un giudice, hai quasi vinto un default con un governo preelettorale impossibilitato a gestire il bilancio.(6)
Cosi’, oggi serve di nuovo Cicciolina in parlamento.
Serve una persona che sia tutto cio’ che e’ inviso ai moralisti, e che pure sia capace di presentarsi dignitosamente al lavoro ogni giorno, sforzandosi di farlo meglio che puo’. Non importa che cosa faccia, come non sto li’ a vedere che nessuno abbia mai votato le proposte di Cicciolina se non i radicali. Mi importa che sia li’ e si sforzi onestamente di fare del suo meglio.
Perche’  sarebbe, e sarebbe finalmente, una pietra di paragone , uno spartiacque inossidabile tra morale e moralismo.
Nel 1987, alla  candidatura di Cicciolina, Andreotti parlava cosi’:
Il concetto di rappresentanza – scrive Andreotti – è onnicomprensivo, e se gli elettori vogliono che nella decima legislatura vi sia anche questa signora, hanno lo stesso diritto di quelli che, nella prima legislatura, si affidarono a Benedetto Croce. Semmai – scrive ancora il ministro – la presidenza della Camera potrebbe proporre un compromesso: la neoeletta si impegnerebbe ad indossare abiti rigorosamente accollati e, per compenso, negli appelli non si chiamerebbe Signora Staller’ , ma Cicciolina’ . Almeno fino al lontano raggiungimento dell’ età sinodale.
Nella legislatura successiva, il partito di Andreotti (la DC) fu letteralmente cancellato dalla scena politica italiana per tangenti. Andreotti, pero’, non ebbe mai da rimbrottare contro i colleghi parlamentari “perbene”. Quelli “morali”.
Questo, ovvero la differenza tra chi bada alle scollature e chi bada alle tangenti, e’ la distanza tra moralisti e moralizzatori:

DIFFICILMENTE STANNO NELLO STESSO PARTITO.

Il paese ha bisogno di Cicciolina. Adesso.Anche se faceva sesso anale sorridendo alla telecamera. O forse, proprio per quello.

cicciolina3
Nella foto: la differenza che corre tra una onestissima immorale e un ipocrita moralizzatore.Una ci mette il culo, l’altro la faccia.
UPDATE: visto che mi si contesta l’affermazione secondo cui Moana e Ilona erano due frigoriferi, ecco una scena delle due “meglio” del periodo. Indico anche un concorso: scoprite , dall’espressione del viso, quale delle due stesse dormendo e quale invece stesse facendo yoga

il tubolare bianco, poi, e’ un chiaro sintomo dei valori della famiglia.

Uriel
(1) All’epoca l’unica esperienza precedente di porno in Europa era il porno scandinavo e quello tedesco, e si, negli anni ’80 nel porno le attrici guardavano la telecamera/macchina fotografica e sorridevano. “Saluti da Venezia. P.S: Il gondoliere mi gode sulle pere “(non scherzo, erano i classici titoli di Caballero, un giornale porno del periodo).
(2) Un tempo si tendeva ad inserire i ragazzi problematici tra gli altri, tentando di abituare gli studenti -che poi sarebbero stati cittadini- alla presenza di persone “con una marcia in meno”. Spesso venivano portati al diploma solo per via dei benefici terapeutici che questo (la socialita’ coi compagni di classe) aveva su di loro. Non so se si faccia anche adesso.  Comunque nella classe accanto c’era una ragazza che a 15 anni mostrava una psiche di 5-6 anni.
(3) Nella vecchia repubblica ci sono cascate un poco tutte. In pratica il regolamento impone(va?) ai parlamentari di presentarsi con un abbigliamento consono. Per questo i commessi hanno (o avevano, durante la prima repubblica) una riserva di cravatte per gli uomini -in caso qualcuno arrivasse senza- e di “scialle strategici” per le donne. Venivano forniti alle signore di solito in Agosto, quando arrivavano in aula con un vestito adatto alla calura romana, ma le spalle e le braccia scoperte erano considerate poco dignitose. Cosi’, quando una signora arrivava li’ con un abito troppo scollato sulla schiena, sul seno o le braccia interamente scoperte, arrivava un commesso con uno scialle “strategico” . Le uniche eccezioni alla regola della calura estiva furono la Pivetti, Nilde Jotti e…. Ilona Staller. Poi arrivarono in parlamento le varie Santanche’ ed i vari leghisti con le giacche/cravatte ma  a maniche corte (argh) , e credo che oggi quel regolamento sia molto “rilassato”. Qualcuno mi aggiorna?
(4)Il quale, e’ bene ricordarlo, si presento’ a Mosca al congresso mondiale dei partiti comunisti  dicendo che auspicava per l’ Italia il socialismo reale “attenuato” dalla presenza della Nato. Per essere uno che “sollevava la questione morale”, niente male. Vorrei sapere quanto fosse “morale” il socialismo reale sovietico nel 1980 , per curiosita’.
(5) Voglio sapere cosa mangia Silvio Berlusconi. Il viagra non basta: anche usando il Viagra, secondo quanto scrive la Pfitzer, non e’ possibile arrivare ad otto donne per notte. Rocco Siffredi, e’ vero, e’ arrivato a 22,  NON ha subito operazioni alla prostata come Berlusconi, NON e’ mai stato ricoverato per attacchi di cuore, NON e’ mai stato operato di cancro all’intestino, NON e’ in evidente sovrappeso, NON ha 80 anni. E lo fa di mestiere.. Mi sembra che si stia iniziando ad attribuire a Silvio una potenza sessuale che supera l’umano, onestamente. Secondo me nello scrivere il romanzetto porno di Arcore si sta un pochino esagerando, e si sta andando sull’incredibile.
(6)Le geometrie di un ipotetico “governo di unita’ nazionale” sono possibili solo nel campo dei complessi. Ci vogliono, cioe’, dei numeri immaginari.

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