Babababauli. Indignamoci con Bauli.

Nella grande tendenza al “me too” della politica italiana non potevano mancare gli Indignados. Il nuovo movimento nato in Spagna viene, come al solito usato dai soliti elementi (gia’ ex-onda, ex-pantera, exqualsiasicosa, indietro di 40 anni) i quali hanno come unico scopo la mobilitazione continua come fonte di autostima, dunque di erezione. Non e’ il caso se i capi siano tutti maschi, credo.
Sul movimento italiano c’e’ poco da dire: a parte i peones della base, che fanno i cortei giusto per non andare in classe -chiunque abbia fatto le superiori sa bene di che cosa si parli- , credo che il fenomeno sia degno di maggiore attenzione in USA, dove non ci sono tutti questi professionisti della politica studentesca che ci vivono da 40 anni. In USA la scuola COSTA, e se avete pagato -e magari fatto debiti- per ogni preziosissimo giorno di scuola, sapete bene che non avete bisogno di una scusa per NON andarci, semmai avete bisogno di un buon motivo per andarci, a scuola. Non fosse altro che per il costo giornaliero.(1)

Negli USA, dicevo, questa moda studentesca non c’e’, e peraltro e’ abbastanza chiaro che gli “Indignados” non sono esattamente studenti, ma disoccupati. Questo pero’ non attira le mie simpatie , per alcune ragioni. Prima di elencarle, un piccolo disclaimer:
SO BENISSIMO CHE -E L’HO SCRITTO MOLTE VOLTE- IL MONDO DELLA FINANZA E’ COLPEVOLE, E -COME HO SCRITTO MOLTE VOLTE- RITENGO CI VORREBBE UNA VERA E PROPRIA NORIMBERGA PER MOLTI MANAGER. QUANTO SEGUE NON E’ UNA DIFESA DELLA FINANZA, MA PIU’ SEMPLICEMENTE UNA CONSTATAZIONE DI COME GLI INDIGNADOS SIANO POCO, POCHISSIMO CREDIBILI.
Fatto il disclaimer, procedo.
Ho detto che gli indignados americani siano poco credibili, e lo dico per una ragione chiara. Facciamo un esempio: entrate in un ristorante e ordinate da mangiare. I prezzi sono alti, ma non solo non li leggete, ma quando qualcuno, tra un pasto e l’altro, si chiede “ma poi come paghiamo”, gli rispondete “non fare il comunista, qui c’e’ abbondanza per tutti”. Poi arriva il conto, e tutto quello che fate e’ protestare: “il padrone del ristorante e’ un bastardo, non paghiamo”.
Domanda: siete credibili?
Questo e’, circa, quello che e’ successo negli USA: negli ultimi 40 anni, il meccanismo di finanziamento dei singoli era basato sulla casa. Gli americani compravano casa e di conseguenza avevano credito in banca. A quel punto il valore della casa cresceva perche’ questo valore aggiunto dava valore alle case (le case rendevano soldi a chi ci abitava, di fatto) cosi’ chiunque avesse un lavoro precario poteva pensare che , rimanendo a piedi per 2-3 mesi, poteva farcela con una buona carta di credito. Che gli sarebbe stata data se avesse posseduto una casa. Cosi’ il precario (quasi tutti i lavoratori americani lo sono, dal nostro punto di vista) comprava casa. La domanda di case faceva alzare i prezzi. E quando le case aumentavano di valore, le banche davano ancora piu’ scoperto alle carte di credito. E cosi’ via.
Questo meccanismo era scandaloso, e si dice ormai da anni, scrissi nel 2003 il primo articolo su questo argomento. Dov’erano allora gli indignados?
Stavano comprando la loro casa usando un mutuo a credito subprime, grazie al quale possesso avrebbero potuto vivere al di sopra delle loro possibilita’ comprando vestiti alla moda, computer, cellulari &co.
Ora, domanda: quanto sono credibili, questi personaggi, oggi? Se hanno una casa l’hanno comprata PROPRIO dai finanzieri che oggi contestano. E sia chiaro: il finanziere ha la colpa. Ha la colpa di AVERGLIELA VENDUTA.
Se i finanzieri anziche’ essere degli speculatori avessero fatto bene il loro mestiere, oggi queste persone NON sarebbero a protestare. E’ vero. Ma sarebbero vestiti MOLTO peggio, farebbero lavori MOLTO piu’ umili, vivrebbero ancora nei ghetti.
Gli ultimi 40 anni di cattiva finanza hanno fatto il danno enorme che oggi vediamo e pagheremo, ma hanno anche trasformato la societa’. Hanno, almeno negli USA, creato un “ceto medio di plastica”, un ceto medio artificiale, che ha acceduto ad uno stile di vita mai sognato prima per la semplice ragione che qualcuno stava pompando silicone nell’economia per gonfiarla.
L’enorme quantita’ di posti di lavoro “finanziarizzati” , specialmente nel settore dei servizi, ha trasformato l’economia americana in maniera mostruosa. Oggi, si calcolava che se si volesse produrre negli USA il nuovo Kindle, non si potrebbe: tutto il lavoro si e’ mosso in Cina. NEgli USA sono rimasti i servizi. Uscivi di fabbrica per entrare in ufficio. Via la tuta blu, e addosso il colletto bianco. Ma questo e’ stato possibile per una gigantesca domanda di servizi, domanda che era fomentata dalla bolla speculativa.
Quella che prima era “working class americana” e’ stata cosi’ promossa a ceto medio dalla bolla speculativa stessa. A fare la working class negli USA sono rimasti i messicani immigrati, e poco piu’. Tutti gli americani che prima erano working class sono diventati ceto medio, senza merito, senza motivo e senza ragione.
 La bolla li ha sollevati.
In questa fase, nessuno degli indignados si e’ chiesto se fosse ragionevole avere lo psicologo per il cane. Nessuno si e’ chiesto se davvero era possibile sostenere uno stile di vita del genere in un paese che portava in Cina le industrie. Nessuno si e’ mai chiesto se fosse possibile in qualche modo che una intera classe sociale vivesse di “new economy”, immobiliare e finance, in un paese dove le industrie ad averne bisogno erano sempre meno.
Cosi’, se la domanda e’ “ma dove erano gli indignados qualche anno fa?” la risposta e’ che erano a rifarsi le tette con la carta di credito, erano a farsi le franch nail con la carta di credito, erano ad ammalarsi diventando “shop-a-holic” con la carta di credito, erano all’universita’ per prendere un master in Pubbliche Relazioni sapendo che c’era mercato, e cosi’ via. Ma tutto questo fu REGALATO loro proprio dai finanzieri che oggi contestano.
Questo e’ il primo punto: gli indignados americani NON sono credibili perche’ hanno un conto da pagare all’economia, esattamente quanto ce l’hanno i finanzieri. Il finanziere doveva chiedersi se fosse sostenibile finanziarizzare il debito, ESATTAMENTE quanto chi faceva debito doveva chiedersi se fosse sostenibile a sua volta. La colpa e’ la stessa, ed ENTRAMBI hanno mangiato dallo stesso piatto.
Il secondo motivo per cui questi indignados americani NON sono credibili e’ che si sono indignati “a partire da”. Gli USA non iniziano da oggi a soffrire della bolla speculativa. La dismissione della working class americana ha causato, oltre all’emigrazione di 25 milioni di americani in Canada, lo smantellamento di moltissima industria e di moltissimo manufacturing.
Ora, il problema e’ che la poverta’ negli USA non e’ MAI stata un problema da poco, anzi. Ma la risposta che -anche quelli che oggi sono indignados- veniva data ai poveri e’ che loro erano quelli che non avevano voglia di fare un cazzo, dei falliti, e che “potevano solo lamentarsi con se’ stessi del loro fallimento.”
Sia chiaro, questa non era solo la risposta dei ricchi. Era la risposta di TUTTA la societa’ americana: chiunque NON fosse povero attribuiva questa cosa non tanto alla bolla speculativa, quanto alla propria abilita’ e al proprio “I’m working hard”. Qualsiasi rimostranza dei poveri veniva sbeffeggiata, respinta, ridicolizzata. Al punto che OGNI proposta di allargamento del welfare era in pericolo perche’ i senatori americani temevano la loro base. Aiutare i poveri? I disoccupati? MAI! Che si diano da fare!
Oggi, semplicemente si e’ alzata l’asticella. Nel gorgo dei poveri sono finiti quelli che sino a ieri erano “ceto medio”. Ai quali i ricchi hanno risposto con la solita minestra “potete lamentarvi solo con voi stessi del vostro fallimento, noi siamo qui perche’ abbiamo lavorato duro”. Aha.
Solo che adesso, questa risposta fa loro piu’ male. Quando il povero li disturbava mentre chattavano con il loro iPhone con l’amica shopaholic, rispondevano proprio cosi’: “back off, douchebag”. Oggi, qualcun altro dice loro la stessa cosa: “back off, douchebags”.
Che cosa e’ cambiato, oggi nella dinamica sociale americana? Niente. Ci sono sempre dei poveri che nessuno aiuta, lo stato che rifiuta di potenziare il welfare a costo di dichiarare default, e i ricchi che rispondono “back off, douchebags”. Come sempre.
L’unica cosa cambiata e’ che ora i panni dei poveri li vestono anche loro. Ma questa e’ ipocrisia. E’ ipocrisia perche’ le regole sono uguali per tutti: se si e’ deciso che negli USA
  • Chi ce la fa, ce la fa.
  • Chi NON ce la fa e’ solo colpa sua.
  • Non si aiuta nessuno.
questo vale PER TUTTI e PER SEMPRE. Non c’e’ differenza tra il povero che e’ sempre stato povero e il povero che era povero e poi la bolla lo ha reso un ricco di plastica e poi adesso e’ di nuovo come prima ma gli fa piu’ male perche’ si era abituato bene.
A tutto il paese, quando la bolla gonfiava le tasche di soldi di plastica, queste regole andavano benone. Iniziano ad andare strette perche’ adesso molti si trovano dalla parte sbagliata dell’asticella. Ma allora e’ un problema di regole, e non devono andare a protestare a wall street, bensi’ alla Casa Bianca. Se vogliono che le regole cambino devono solo chiedere piu’ welfare e quindi piu’ tasse. Se invece vogliono meno tasse e meno welfare, cadendo nelle consuete regole americane, l’unica cosa che ho da dire loro e’ “shit happens, guys: just complain with yourself ‘cause of your failure“.
Questi signori non hanno capito un semplice fatto: le regole del gioco NON sono belle solo quando vinci e cattive quando perdi. Tutta la societa’ americana e’ organizzata per dare tutto a chi vince e nulla a chi non ce la fa. E’ l’orgoglio della societa’ americana. Oggi, molti non ce la fanno piu’. Ma le regole sono queste , e non sono cambiate.
Contro cosa stanno protestando, dunque? Contro le regole -e allora hanno sbagliato posto, perche’ le regole le fanno a Washington- oppure contro il risultato -ed in quel caso non ne hanno ragione, visto che il gioco PREVEDE questo genere di risultati-?
Questo e’ il punto: la mia personale opinione e’ che gli Indignados siano semplicemente personaggi che hanno mangiato a crepapelle fino a quando la bolla dava loro da mangiare gratis, e oggi che la bolla e’ scoppiata cercano il capro espiatorio. Certo, in quel casino’ che e’ Wall Street non c’e’ nessuno innocente.
Ma neanche fuori, se e’ per questo.
Uriel
(1) Il motivo per il quale le associazioni studentesche di barricaderi ed okkupandi non vogliono una scuola a pagamento e’ che questo farebbe realizzare agli studenti il COSTO di un giorno di lezione, e quindi certe manifestazioni finirebbero con il pestaggio degli autonomi che occupano le aule, da parte degli studenti che le pagano di tasca propria. Se in una facolta’ della Ivy league provate ad “okkupare” un’aula e bloccare una lezione, molto prima che arrivi la polizia verrete gettati fuori a cazzotti dagli stessi studenti che pagano ogni singola giornata a furia di lavori extrascolastici e debiti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *