Sostenitori di Kein Pfusch / Uriel Fanelli – Wed, 03 Jun 2020 21:50:53 +0000

Suppongo vi ricordiate tutti la disfatta del Brasile contro la Germania nel 2014 per 7-1. I brasiliani sono riusciti solo a fare un misero goal della bandiera negli ultimi minuti dopo essere stati travolti in maniera clamorosa.
Ora immaginate che io faccia un highlight che documenti SOLO il goal brasiliano, intitolando il filmato “calciatori brasiliani umiliano la Germania, guardate che gran goal, i tedeschi non hanno potuto fare niente” nella didascalia. Il filmato effettivamente mostra i brasiliani fare goal e i tedeschi nemmeno reagire. Solo che voi sapete la realta’, e cioe’ che in realta’ fino a quel momento i brasiliani stavano PERDENDO di brutto, e che parlare di umiliazione per la Germania suona tanto ridicolo. Se un’umiliazione c’e’ stata, e’ per il Brasile, solo che avrei furbescamente omesso la cosa e distorto la realta’ dei fatti.
Qualcuno potrebbe anche aggiungere che con tutta probabilita’ i tedeschi non hanno reagito perche’ tanto ormai la partita era finita e vinta altrimenti si sarebbero difesi con efficacia.
In sostanza, se uno celebrasse il goal brasiliano del 2014 come esempio di gran gioco e di grandezza di quella squadra, lo considerereste un fesso, e a buon ragione.

Tutto questo ci dice che talvolta possiamo anche mostrare una verita’, ma far passare un messaggio antitetico alla realta’, perche’ non mostriamo TUTTA la verita’. Bisogna mettere sul tavolo tutti gli elementi prima di trarre conclusioni o stabilire una via. L’insegnamento e’ che verita’ e realta’ non coincidono necessariamente.
L’esempio della debacle calcistica e’ in se blando e innocuo, ma riflettete che molto spesso, nella vita di tutti i giorni, capitano casi del genere per questioni piu’ importanti.

Un politico potrebbe mostrarvi un singolo episodio di eccellenza, convincendovi a votare per lui, confidando che nel frattempo avrete dimenticato tutti i fallimenti precedenti. Oppure potrebbe puntare il dito su di un recente errore avversario omettendo tutte le volte che ha fatto bene in passato. In effetti a ridosso delle elezioni funziona sempre. NESSUNO ricorda sistematicamente tutte le polemiche, gli scandali e le accuse di un qualsiasi periodo, tutti si assuefano dando per scontato che prima o poi succede qualcosa, e alla fine si vota unicamente per simpatica partitica polarizzata e per quella che e’ la tensione del momento.

Qualcuno potrebbe mostrarvi un filmato di un addestramento amichevole senza carico in cui un Rafale o un Eurofighter “abbattono” in un duello manovrato ravvicinato un F-22 o un F-35, per proclamare l’inutilita’ della macchina, senza pero’ raccontarvi che prima ci sono stati altri 9 duelli simulati in cui l’F-35 ha fatto virtualmente a pezzi il pilota del Rafale, o che la macchina era ancora in una versione non di linea e che adesso ha ricevuto aggiornamenti che la rendono molto piu’ manovrabile e temibile.

Qualcuno potrebbe mostrarvi un singolo caso in cui uno stato o una regione di eccellenza, improvvisamente, e’ inciampato commettendo errori, anche gravi, e potrebbe sfruttare l’occasione per girare il dito nella piaga e sminuire, al contempo esaltando la propria momentanea virtu’ nonostante guardando piu’ indietro di qualche settimana emergono solo brutte figure dalla propria parte. Magari qualcuno proveniente da certe regioni d’Italia dove corruzione, inefficienza, clientelismo e vari altri tratti culturali negativi sono endemici, potrebbe togliersi i sassolini dalle scarpe e sputare su altre regioni d’Italia che sorreggono l’economia in condizioni precarie e per una volta sbagliano. Come se i calciatori brasiliani nel 2014, dopo aver fatto goal, avessero deriso e insultato quelli tedeschi giudicandoli incapaci per essersi fatti fare goal come dilettanti.

Magari qualcuno puo’ puntare il dito su paesi piu’ efficienti e virtuosi dell’Italia, perche’ dopo avere fatto 7 goal di fila, adesso ne hanno subito uno. Ah ha, che perdenti, disse chi quei goal li ha subiti e ora ha fatto quello della bandiera.

Ma poi le partite finiscono, l’arbitro fischia, rimane il 7-1 finale, e il goal della bandiera conta 0. Qualcuno rimane un vincente e qualcuno rimane un perdente nonostante l’ultimo goal, e dovra’ prepararsi a mettersi a 90° quando uscira’ dallo stadio mentre il rivale odiato ripartira’ e proseguira’ nel turno. Sono curioso di vedere come saranno le economie dei paesi europei colpiti dal covid tra un anno, e tra dieci anni. Chi sara’ locomotiva d’Europa, paese dove vivere felici, con prosperita’, investimenti, sviluppo, possibilita’ di fare carriera e costruire qualcosa. E chi invece sara’ a bordo di un rottame in decadenza convinto pero’ di essere il bimbo speciale del mondo, a cui tutto e’ dovuto perche’ in passato qualche suo antenato ha sollevato la coppa e perche’ ora ha fatto un presunto goal negli ultimi minuti.
Mi chiedo che confronti… uh, un attimo.
Scusate, stavo prendendo la vaselina. Dicevamo?

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